A proposito dei patti prematrimoniali in Italia

patti prematrimoniali

L’arrivo in Italia dei patti prematrimoniali, una realtà consolidata nei Paesi di tradizione anglosassone, potrebbe consentire ai coniugi di accordarsi anticipatamente sulle conseguenze di un eventuale divorzio o separazione.

Vediamo nello specifico di che cosa si tratta.

Cosa sono i patti prematrimoniali

I patti prematrimoniali vengono stipulati tra i coniugi al fine di accordarsi anticipatamente sulle conseguenze di un eventuale divorzio o separazione in modo consensuale. In altre parole, viene stipulato preventivamente un contratto in cui si stabilisce come gestire gli aspetti patrimoniali, economici, finanziari e personali qualora l’unione matrimoniale dovesse venire meno. 

L’obiettivo di questo tipo di accordi è quello di evitare contenziosi e reciproche recriminazioni e rivendicazioni, trovando preventivamente un accordo sui rapporti economico-patrimoniali in caso di separazione o divorzio. I patti prematrimoniali, infatti, vengono stipulati in anticipo proprio per evitare che la regolamentazione di tali aspetti avvenga quando l’unione matrimoniale sia già entrata in crisi e possa, quindi, essere più difficile trovare un accordo soddisfacente per entrambe le parti. 

Gli accordi prematrimoniali devono essere redatti nel rispetto della legge e stipulati davanti a un notaio. Si tratta di accordi facoltativi e volontari, ma, una volta stipulati, la loro osservanza diventa obbligatoria.

Come accennato, gli accordi prematrimoniali sono molti diffusi all’estero, soprattutto nei Paesi di common law. Nel Regno Unito, in Australia e negli Stati Uniti esistono i premarital agreement, detti anche antenuptial agreement e prenuptial agreement, finalizzati a disciplinare già prima delle nozze le reciproche concessioni che i partner si dovranno fare in seguito a un’eventuale separazione o divorzio.

Patti prematrimoniali: quali aspetti coprono

Con i patti prematrimoniali, i coniugi si accordano in anticipo sugli aspetti economici e finanziari che fanno seguito a un eventuale divorzio o separazione, come ad esempio, la misura dell’assegno che il coniuge con il reddito più alto si impegna a corrispondere all’altro a titolo di mantenimento.

Gli accordi prematrimoniali riguardano anche la gestione di altri aspetti di natura non prettamente economica, tra cui: 

  • assegnazione della casa coniugale; 
  • scelta della residenza;
  • gestione dell’educazione dei figli.

Quello dell’assegnazione della casa coniugale è, in genere, uno degli argomenti di maggior conflitto tra le coppie in procinto di separarsi, e con la stipula di un accordo prematrimoniale la questione verrebbe discussa e stabilita in anticipo. 

L’unico aspetto che non può essere stabilito a priori con i patti prematrimoniali è quello relativo alla gestione dell’affidamento dei figli in caso di crisi matrimoniale.